Giorgio Caravale è l’autore di “Senza intellettuali. Politica e cultura in Italia negli ultimi trent’anni” Laterza Editori. Giorgio Caravale insegna Storia moderna presso l’Università Roma Tre. Si occupa di storia culturale e religiosa dell’età moderna. È stato Lauro De Bosis Lecturer in History of the Italian Civilization presso la Harvard University e membro della School of Historical Studies dell’Institute for Advanced Study di Princeton.

Una politica che, alternativamente, disprezza gli intellettuali e consegna loro le chiavi del proprio futuro; un ceto intellettuale che disdegna la politica ma non ha problemi a usarla e persino a guidarla, se solo balena la possibilità di avere un tornaconto personale, cioè denaro e potere, o quel surrogato del denaro e del potere che è la visibilità. Sta tutto in questo doppio movimento schizofrenico il cortocircuito tra società civile e classe dirigente politica che ha segnato la storia italiana degli ultimi trent’anni.  In questo libro l’autore esordisce dicendo che non ha un’idea precisa su quale debba essere il rapporto tra politica e intellettuali. Sappiamo che la politica è molto cambiata così come molto cambiati sono anche gli intellettuali. È solo comprendendo quanto accaduto nell’ultimo trentennio che sarà possibile pensare a nuove modalità di dialogo e collaborazione tra politica e intellettuali.

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