L’ospite di questo episodio è Michele Cometa che è l’autore di “La svolta ecomediale. La mediazione come forma di vita” pubblicato da Meltemi Editore. Michele Cometa insegna Studi culturali e Cultura visuale all’Università degli Studi di Palermo e in questo libro mette in evidenza quelli che sono gli sviluppi più recenti dell’ecologia dei media e propone di definire la svolta ecomediale a partire da una prospettiva compiutamente bioculturale che sappia pensare insieme tecnologia e biologia, ambienti hardware e ambienti software, materia e organismi, ecologia e politiche culturali. Come dice Richard Grusin – uno dei quattro autori che vengono citati nel libro come il meglio della riflessione ecologica applicata ai dispositivi e che segnano una più articolata teoria della cosiddetta nicchia ecomediale – la mediazione deve essere intesa non come una posizione intermedia tra soggetti, oggetti, agenti o entità preformate, ma come il processo, l’azione o l’evento che genera o fornisce le condizioni per l’emergere di soggetti e oggetti, per l’individuazione di entità nel mondo. La mediazione non si oppone all’immediatezza, ma è essa stessa immediata. Dà il nome all’immediatezza della medietà in cui già viviamo e ci muoviamo.