Marco Armiero è l’autore di “La tragedia del Vajont. Ecologia politica di un disastro” Einaudi Editore. Marco Armiero è Icrea Research Professor presso l’Istituto di Storia della scienza dell’Università Autonoma di Barcellona. Per dieci anni ha diretto l’Environmental Humanities Laboratory del KTH di Stoccolma e ha svolto attività di ricerca presso la Yale University, la University of California, Berkeley, e la Stanford University.

Il 9 ottobre del 1963 duemila persone rimasero uccise sulle montagne del Bellunese, travolte dall’onda di acqua e fango sollevata da una gigantesca frana precipitata nel bacino ai piedi del monte Toc. La diga è ancora lì, è rimasta in piedi a dimostrazione del fatto che non basta un’opera di alta ingegneria per evitare il disastro; a crollare infatti non fu la diga ma la montagna, come molti temevano. A coloro che immaginano la storia dell’ambiente come un campo di studi neutrale, dedicato alla natura e quindi scevro delle divisioni partigiane del sociale, una storia come quella del Vajont ricorda che l’ecologia è sempre politica.

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